
Olimpiadi, il gioco di squadra per le medaglie anche individuali
Capacità come leadership, conduzione dei gruppi, orientamento agli interlocutori e gestione dei conflitti sono evidentemente e fortemente sinergiche con gli sport comunemente definiti “di squadra”. E le altre discipline, quelle abitualmente definite “individuali”?
Nuotatrice dai numerosi successi e campionessa paraolimpica plurimedaglita a Londra 2019, Arjola Trimi è stata molto efficace nel sottolineare come il suo sport sia “individuale” solo nella performance finale: il momento della gara. Per lei che nuota i 50 stile libero paralimpici questa fase individuale non dura più di 40 secondi. Tutto il resto del suo impegno è decisamente inserito in un lavoro di squadra.
Queste riflessioni impattano di sicuro sulla visione del mondo del lavoro e sulla lettura delle competenze che un manager può avere verso collaboratori, partner o colleghi. Nel contesto aziendale infatti sono molte le situazioni in cui la performance finale appare individuale nonostante il lavoro sia stato di squadra.
Appare allora ancor più evidente come un manager che sceglie un potenziale collaboratore, scoprendolo sportivo “individuale”, debba aspettarsi in lui capacità che vadano ben oltre alla costanza, alla determinazione ed alla pianificazione e debba approfondire la ricerca per scoprire skill che penserebbe di trovare in qualcuno che pratica sport “di squadra”.