
Allenereste Cristiano Ronaldo in difesa?
È meglio massimizzare l’efficacia delle skill già forti o migliorare i punti deboli?
Nello sport è fondamentale che l’allenatore e la dirigenza abbiano una chiara e condivisa visione degli obiettivi, del modo di giocare e dei ruoli da assegnare; lo stesso deve avvenire all’interno delle aziende. Individuata la direzione e definito il piano d’azione, il lavoro chiave diventa quello sulle persone. L’attività valutativa rende chiaro lo stile di ogni professionista, le frecce al suo arco e le aree di caduta.
Ed è proprio in questo momento che ci si trova davanti al dilemma dello sviluppo: su quali aspetti lavoriamo? Ovviamente la risposta non è sempre la stessa, varia con il contesto in cui si va ad operare e con le strategie e le visioni del presente e del futuro che ha ogni azienda.
Sempre più spesso capita che il processo di miglioramento venga spinto nella direzione delle caratteristiche forti. Questo tipo di percorso di crescita è molto differente dallo sviluppo di un punto di debolezza. È un lavoro diverso, a complessità crescente, i cui miglioramenti son difficili da cogliere e, sebbene possano essere strategici, alle volte sono forieri di enorme frustrazione.È su questi aspetti che può far la differenza il lavoro di un manager o quello di un coach.